“L’esploratore, con tanto di cappello coloniale
bianco, ha fatto il suo ingresso nella Locanda dei Tempi Duri sul fare della
sera. Aria stravolta e impolverata,
diceva di avere l’impellente esigenza di mantenere vivo sulla pelle il ricordo
del suo Segreto. L’Esploratore sosteneva di aver ritrovato in terre lontane gli
ultimi due esemplari di DoDo, un maschio e una femmina. Gli annali ci informano
che il Dodo, o Raphus Cucullatus, è un volatile di nome ma non di fatto, dalle
teneri carni e l’aria non troppo scaltra, estinto qualche secolo fa, intorno al
1600. Il curioso esploratore, appena rientrato da un viaggio da isole lontane,
sosteneva di aver portato con sé la coppia di volatili per iniziare un
fantomatico ripopolamento. Laggiù troppi erano i pericoli per i due animali, già
misteriosamente scampati ai pogrom di amanti delle loro carni e delle loro uova.
Il novello Noè si è fatto carico di portare l’ultima coppia di volatili da
queste parti, a suo dire terre più ospitali e pronte al proliferare dei novelli
Adamo ed Eva.
Non avendo soldi per pagare il tatuaggio, ha
lasciato in pegno qualcosa che, a suo dire, ha valore ancora maggiore del
denaro….un uovo più grosso del normale, con la raccomandazione di conservarlo al
caldo per qualche settimana.
Che sia un uovo di struzzo, di una gallina gigante o
davvero di un DoDo, credo che lo scopriremo presto. Nel dubbio ora il reperto è
al riparo, sotto le coperte, vicino al termosifone”.
Emilio Carmaux
Emilio Carmaux
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